Comitato Scientifico
La Comunità del Cibo di Crinale 20 40 vuole essere una sfida che ‘prima ancora che riguardare fondi, finanziamenti, meccanismi di governance, interroga le nostre capacità di immaginare un mondo diverso da quello che conosciamo, uno spazio di azione inaspettato, un luogo dove valorizzare desideri e sogni che ci riguardano’. Per questo la Comunità del Cibo deve affrontare da subito temi vitali, strategie ed obiettivi comuni del Crinale: considerare e rivendicare una condizione di ‘svantaggi naturali permanenti’ propri del Crinale, attualizzare politiche di compensazione di tali svantaggi: defiscalizzazione sul crinale (per esempio), programmare e pianificare le valli ed il Crinale con principi comuni e condivisi (piano urbanistico generale, piano antincendio, ambito turistico, nuova pac). La Comunità del Cibo di Crinale 20 40 vuole essere una sfida che ‘riguarda il paese nel suo complesso non solo in termini di valorizzazione del potenziale (economico) inespresso di questa area, ma perché la storia sociale, culturale ed economica dell’Italia è una storia fatta di civismo, inteso come esperienza urbana, ma anche di ruralità e laddove le due dimensioni sono state in equilibrio questo è coinciso con i momenti di maggiore splendore e sviluppo del paese (come affermava lo storico francese Braudel ‘non esiste città ricca senza campagna florida’).
Abbiamo quindi, su base volontaria e gratuita, costituito e messo a disposizione della Comunità del Cibo di crinale 2040 il Comitato Scientifico: 25 eccelse personalità che hanno affiancato la delicata scrittura del piano strategico della Comunità del Cibo di crinale 2040 con l’obiettivo di costruire il futuro economico (occupazione- sostenibilità economica), ecologico (sostenibilità ambientale) e sociale (sostenibilità sociale) dell’area di crinale sulla base delle conoscenze della civiltà, della storia, delle tradizioni e delle risorse naturali, con particolare riferimento alla biodiversità.