Creare nella natura
Cibo per la mente
“La culla di Bratto, tra tradizione e ri-creazione” è un progetto legato ad un oggetto, un culla che veniva fabbricata nell’800 nel paese di Bratto, situato nel comune di Pontremoli, a metà strada tra la provincia di Massa Carrara e la provincia di Parma.
Anticamente la culla di Bratto, un piccolo gioiello di maestria e artigianalità, era considerata un oggetto pregiato. La cosa che stupisce ancora oggi è il fatto che venisse costruita ad incastro, senza neppure un chiodo. Le decorazioni avevano un significato apotropaico così come il colore rosso usato per dipingerla; servivano per proteggere il neonato. Il colore veniva attinto direttamente dalla corteccia degli alberi mentre, cosa ancora più curiosa, coloro che la producevano non erano falegnami professionisti bensì contadini e pastori che, durante l’inverno, rimanevano isolati in paese a causa della neve e così si dedicavano all’attività artigianale e decorativa. Ad oggi è ancora possibile ammirare qualche esemplare di culla nel Museo Etnografico della Lunigiana con sede a Villafranca.
La tradizione legata alla produzione della culla e all’abilità degli artigiani di un tempo si sono ormai perse ma rimane ancora, come ricerca nel mercato antiquario, l’interesse verso questo oggetto unico.
L’idea è quella di far riscoprire la culla di Bratto. Il sogno è quello di riprodurla e avviare piccoli laboratori artigiani. Per arrivare a questo è necessario alimentare un processo creativo che parta da corsi ed esperienze sulla grafica dei magnifici decori, sui colori naturali e sugli incastri del legno. Il nostro obiettivo è alimentare curiosità e conoscenza attorno ad un oggetto magico. Il nostro filo conduttore è “creare nella natura” a contatto con in materiali e i luoghi che hanno generato questo oggetto. La culla è simbolo di vita e vogliamo che diventi un simbolo di ri-nascita della vita di un borgo di confine, alimentando idee e sogni legati alla creatività e alla manualità, nel rispetto dell’ambiente naturale.